Il Reishi è stato chiamato il "fungo dei mille anni", il "fungo della potenza spirituale" e il "fungo dell'immortalità" perché si ritiene che favorisca la longevità.
In Medicina Tradizionale Cinese è utilizzato per trattare l'asma, le ulcere gastriche, l'insonnia, l'artrite e la bronchite. E' considerato un potente tonico.
E' un rimedio immunostimolante, analgesico, antiinfiammatorio, antiallergico con effetto antistaminico e cortison-like, ma anche un espettorante e antitosse. Esercita effetti preventivi per tutte le sintomatologie respiratorie, in quanto rigenera l'epitelio bronchiale.
Da sempre è stato utilizzato come tonico cardiaco, sia direttamente per le sue proprietà ritmogene e per la sua capacità di migliorare il metabolismo del muscolo cardiaco, che indirettamente per l'attività di protezione cardiovascolare che si esplica attraverso l'effetto ipocolesterolemizzante e di regolarizzazione della pressione sanguigna.
E' anche un potente fluidificante del sangue e antiaggregante piastrinico.
Sul Reishi sono stati effettuati numerosissimi studi scientifici, sia pre-clinici che clinici, in quanto gli sono stati riconosciuti multipli effetti benefici: effetti di immunomodulazione, antiaterosclerotici, antinfiammatori, analgesici, chemiopreventivi, antitumorali, radioprotettivi, di promozione del sonno, antibatterici e antivirali, regolarizzanti il profilo lipidico, antifibrotici, epatoprotettivi, ipoglicemizzanti, antiossidanti, antiaging, antiulcera.
Il Reishi esercita un'attività di normalizzazione della funzione cardiovascolare. Effettua un'azione di inibizione dell'aggregazione piastrinica (attività antitrombotica) grazie alla presenza di derivati dell'adenina e della guanosina, e ci sono evidenze del fatto che agisca sul citoscheletro dei globuli rossi rendendoli più "malleabili" e in grado di "viaggiare" meglio all'interno dei vasi sanguigni e dei capillari, riducendo in questo modo il rischio di coagulazione intravasale e quindi il rischio di trombi e di infarti.
L'infiammazione cronica è alla base dei processi di neurodegenerazione, ed è stato dimostrato essere coinvolta anche nello sviluppo di patologie tipiche dell'età senile quali la malattia di Alzheimer e il morbo di Parkinson. L'impiego del Reishi potrebbe essere visto nella prospettiva di mitigare gli effetti di tali problematiche cronico-degenerative, non solo per le proprietà antinfiammatorie, ma anche per le sue capacità di agire positivamente sullo stato di benessere psico-fisico degli individui anziani. Il Reishi si è infatti dimostrato utile per aumentare in questi soggetti l'energia vitale, la facoltà di pensiero e prevenire la perdita di memoria.
Sperimentazioni dell'utilizzo di estratti di Reishi hanno dimostrato la sua attività antiossidante e la capacità di attivazione di enzimi mitocondriali con conseguente miglioramento dello stato energetico cellulare.
La sua assunzione da parte di pazienti affetti da Alzheimer induce significativi miglioramenti sulla percezione e sulla memoria. Recentemente alcuni ricercatori russi hanno dimostrato che esso contrasta la formazione della placca ateromasica e quindi l'aterosclerosi.
I suoi effetti sul sistema nervoso sono anche "calmanti". E' un rimedio utilizzato tradizionalmente per l'insonnia, grazie alla sua capacità di favorire il "sonno profondo", quando utilizzato con regolarità. In Cina veniva utilizzato per disturbi psichiatrici e neurologici, comprendenti anche le problematiche neuromuscolari (distrofie, debilitazione muscolare), in seguito a malattie debilitanti. In quest'ultimo caso è consigliabile l'associazione con il MycoCordyceps.
L'assunzione costante di Reishi regolarizza la produzione dei succhi gastrici e, nel tempo, la peristalsi, migliorando sintomatologie quali stipsi e diarrea, caratteristici della sindrome del colon irritabile. Dato il collegamento importante fra sistema nervoso e apparato digerente, l'effetto del fungo può essere correlato alla sua capacità di modulare i neurotrasmettitori e di aumentare la capacità di gestione dello stress; ciò porterebbe a una riduzione della somatizzazione nervosa sull'apparato digerente.
Il Reishi esercita un'azione benefica a livello delle vie respiratorie superiori e inferiori, migliorando sintomatologie quali l'asma, la bronchite cronica, forme allergiche, la tosse e il catarro, attraverso la regolazione dei mediatori dell'infiammazione e l'azione di modulazione immunitaria.
Durante gli attacchi asmatici è stato dimostrato che allevia l'infiammazione a livello di bronchi e alveoli, riduce l'infiltrazione di cellule infiammatorie a livello di mucosa, l'iperattività delle mucose polmonari e delle vie aeree superiori e la secrezione locale dei mediatori dell'infiammazione; in questo modo diminuisce l'infiammazione e aumenta il flusso d'aria alleviando la sintomatologia asmatica. L'utilizzo costante previene gli attacchi d'asma e ne riduce la frequenza.
Il Reishi è il fungo degli appartenenti alla loggia "Fuoco" della Medicina Tradizionale Cinese, in particolare quando coesiste una componente "legno"; il suo colore è il rosso. E' un tonico cardiaco e, dal punto di vista fisico, è indicato per tutte le affezioni cardiovascolari: dalle aritmie ed extrasistoli, all'ipertensione e alla predisposizione allo sviluppo di patologie cardiovascolari. Caratteristiche della “loggia Fuoco” è anche la presenza di una forte componente emozionale. Il Reishi calma la mente (modula i neurotrasmettitori) e tonifica il fisico, e pertanto agisce sullo stress che gli appartenenti a questa loggia hanno difficoltà a gestire. Quindi è indicato a livello fisico per tutti quei soggetti che somatizzano elevati livelli di stress e sviluppano gastriti e coliti infiammatorie, forme d'ansia, ipercolesterolemia da stress ecc.
Come tutti gli altri funghi effettua un lavoro di modulazione immunitaria, ma quello che lo differenzia è l'elevata attività antinfiammatoria e antiallergica, garantita dall'elevato contenuto in triterpeni. Per questo motivo si utilizza con successo nelle allergie stagionali.